logo rete

Firma l'appello

Mercoledì 20 Luglio 2011 09:46

PERSISTENZE
RESISTENZE

Appello lanciato a conclusione del Festival del ritorno ai luoghi abbandonati che si è tenuto a Paraloup, nella montagna cuneese, la prima settimana di luglio del 2011.
L'Italia è principalmente una terra di paesi e di montagne: eppure non ci sono né forze politiche, né istituzioni che assumano questo come grande problema nazionale. Da questi luoghi, a rischio di spopolamento quando non addirittura abbandonati, possono raccogliersi gli sguardi di un nuovo umanesimo delle montagne, un nuovo modo di abitare, di stabilire relazioni tra gli uomini e tra gli uomini e la natura: di pensare, insomma, il futuro. E ciò anche perché, è sotto gli occhi di tutti ormai, il "centro", il cuore dove un tempo batteva lo sviluppo, è sfinito: ridotto com'è a una mera giostra dell'antisociale.
È il momento di assumere una rete stabile tra le diverse esperienze che muovono ai margini, e che dal margine vedono già ciò che al centro appare opaco e resta impensato. Solo un rapporto armonico può evitare che territorio, paesaggio, luoghi si spappolino, si frantumino, provocando ulteriori separatezze e disastri, vuoti e pieni inconciliabili.
Noi abbiamo deciso, qui a Paraloup, di tenere vicine le nostre esperienze (dalle Alpi cuneesi all'Aquila, all' Irpinia, alla Calabria, tra le montagne abruzzesi o nel bergamasco) e di cercarne altre a noi prossime. Forse l'Italia, in "basso" e ai suoi "margini", sta già guarendo: imparando anche a far da sé. Dobbiamo cominciare a dircelo e a dirlo a quegli estremisti della moderazione e del disincanto che ci attorniano. Vogliamo moltiplicare prove tecniche di comunità tra chi pensa che quando il luoghi in cui si vive zoppicano è inutile pensare di farli camminare, meglio pensare di farli volare.
Vorremmo che tutte le diverse realtà che stanno già su questo crinale e hanno incominciato a ripensare un "ritorno" dopo anni di abbandono (amministrazioni locali, centri studi, associazioni, singoli individui, scuole, università...) si mettessero in rete, come progetto minimo, per non disperdere l'insieme delle esperienze.
Una rete di rapporti tra associazioni e gruppi che intendono la cultura come occasione di scambio e di crescita civile e non come momenti di consumo culturale, consentirebbe di confrontare le esperienze, di condividere alcuni problemi comuni (i finanziamenti, la comunicazione, la logistica) e di poter mettere in circuito in altre occasioni gli esiti migliori delle nostre riflessioni, le produzioni artistiche e di far fronte comune sui problemi concreti.
Proponiamo di incontrarci una o più volte all'anno e ci mettiamo a disposizione per "costruire ponti" e tessere rapporti. Esiste già un linguaggio comune e un comune sentire che chiede solo di far racconto di sé.

Promotori

Fondazione Nuto Revelli (Marco Revelli, Antonella Tarpino)
Università della Calabria (Vito Teti)
Comunità provvisorie dell'Irpinia (Franco Arminio, Elda Martino)
"Lo Straniero" (Alberto Saibene)
Collettivo 99 dell'Aquila (Marco Morante)

Con

Slow Food International
Associazione "Mai Tardi – Amici di Nuto"
I camminanti (Maria Pace Ottieri)
Associazione Thara Rothas (Silvia Passerini)
Associazione Gente di montagna (Davide Torri)
 

 

logo

 

Associazione Thara Rothas - Via Lovanio,4 - 20121 Milano - Tel. +39 02 87280598 info@thararothas.it
P. IVA - Cod-Fisc. 06545680966